Cinque motivi scientifici per cui il mare fa bene alla salute

Il mare è da sempre fonte di ispirazione e relax per molte persone, ma oltre al piacere estetico, la scienza dimostra che il mare può apportare grandi benefici alla salute umana. In questa fotogallery illustriamo cinque motivi scientifici per cui il mare fa bene al nostro benessere fisico e mentale. Dalla colorazione dell'acqua ai benefici del rumore delle onde che si infrangono sugli scogli, scopriamo insieme come il mare possa diventare un vero e proprio alleato della salute.

Un'indagine condotta nel 2007-2008 su un campione di 600 individui ha esaminato l'effetto dei colori blu e rosso; da tale studio è emerso che il tono dell'oceano e del cielo, correlati a ambienti aperti e panorami estesi, genera serenità e calma. (fonte: University of British Columbia)

Uno studio ha rivelato che un clima oceanico, caratterizzato da una forte ventilazione e da una radiazione ultravioletta acuta ininterrotta, possiede proprietà benefiche per le vie respiratorie. Si consiglia, tuttavia, di evitare tale clima se si soffre di cefalee da tensione muscolare. Contestualmente, le regioni balneari comprendono un bioclima rilassante, calmante e con proprietà rigenerative che aiutano nella guarigione da diverse malattie, quali infarti, allergie stagionali e persino nevrosi depressive. (Fonte: Università degli Studi di Milano)

Il rumore delle onde che si infrangono sugli scogli stimola la produzione di sostanze chimiche che generano benessere corporeo, tra cui serotonina e dopamina, e aiuta a rilassare il cervello. (Fonte: William Dorfman, professore di psicologia alla Nova Southeastern University)

Camminando a piedi nudi si migliora la circolazione sanguigna, si costruiscono i muscoli e rafforzano le articolazioni, si crea una connessione consapevole con la natura che può alleviare lo stress. (Fonte: Visit Sithonia)

L'esposizione alla luce solare aumenta l'apporto di vitamina D nel corpo; la maggior parte dei casi di carenza di vitamina D è dovuta alla mancanza di esposizione al sole all'aperto. (fonte: National Library of Medicine, Maryland)