SALUTE

Infarto: le donne rischiano più del doppio rispetto agli uomini 

Un nuovo studio che arriva direttamente dal Portogallo potrebbe portare un enorme contributo alla comprensione e alla cura clinica dell'infarto, una delle patologie con il tasso di mortalità più alto. 

Quello che hanno scoperto di ricercatori lusitani riguarda le differenze tra uomo e donna. Infatti, gli effetti nel breve e medio termine sono che le donne, in seguito a un infarto, hanno una probabilità di più del doppio maggiore di morire rispetto agli uomini. Questo a causa di altri episodi o per le conseguenze del primo infarto sul fisico.

Lo studio, presentato al Heart Failure 2023, ha incluso 884 pazienti.

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Infarto: le donne rischiano più del doppio rispetto agli uomini 
Un nuovo studio che arriva direttamente dal Portogallo potrebbe portare un enorme contributo alla comprensione e alla cura clinica dell'infarto, una delle patologie con il tasso di mortalità più alto. Quello che hanno scoperto di ricercatori lusitani riguarda le differenze tra uomo e donna. Infatti, gli effetti nel breve e medio termine sono che le donne, in seguito a un infarto, hanno una probabilità di più del doppio maggiore di morire rispetto agli uomini.
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Lo studio 
Lo studio, presentato al Heart Failure 2023, congresso della Società Europea di Cardiologia è stato condotto da Mariana Martinho del Hospital Garcia de Orta di Almada, in Portogallo.
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I parametri dello studio 
I parametri osservati dallo studio sono stati fissati come mortalità a 30 giorni, mortalità a cinque anni ed eventi cardiovascolari a cinque anni (come reinfarto, ricovero per insufficienza cardiaca o ictus ischemico). La ricerca ha incluso 884 pazienti. L’età media dei soggetti era di 62 anni, di cui il 27% erano donne. In media, le donne avevano un’età più avanzata rispetto agli uomini (eta' media 67 anni contro 60) e presentavano tassi più elevati di ipertensione, diabete e ictus pregresso. Gli uomini avevano più probabilità di essere fumatori e di avere una malattia coronarica.
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I risultati dello studio
I risultati sono stati evidenti, e mostrano come le donne corrano più rischi di morte in seguito a infarti: infatti, a 30 giorni dall’episodio cardiaco, l'11,8% delle donne era morto contro il 4,6% degli uomini, una mortalità più che doppia. A cinque anni, quasi un terzo delle donne (32,1%) era morto rispetto al 16,9% degli uomini. Più di un terzo delle donne (34,2%) è andato incontro a eventi gravi nei primi cinque anni successivi, rispetto al 19,8% degli uomini.
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Le parole dei ricercatori 
Queste le parole di Mariana Martinho: “Le donne avevano una probabilità da due a tre volte superiore di esiti avversi rispetto agli uomini nel breve e nel lungo termine, anche quando avevano ricevuto il trattamento negli stessi tempi degli uomini. Le donne hanno bisogno di un monitoraggio regolare dopo l'evento cardiaco, con un controllo rigoroso della pressione, dei livelli di colesterolo e del diabete, e di riabilitazione cardiaca”.
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