SALUTE

Malattia di Parkinson giovanile, i sintomi a cui fare attenzione

L’età media di esordio della malattia di Parkinson è stimata attorno ai 60 anni. Nonostante sia generalmente considerata una patologia che interessa fasce di popolazioni in età avanzata però, la malattia di Parkinson potrebbe interessare anche persone più giovani.

Si stima infatti che nel 5% dei soggetti colpiti, la malattia di Parkinson possa presentarsi prima dei 40 anni e in casi molto rari anche precocemente. Basta pensare all’attore americano Michael J.Fox, che ha iniziato ad avere a che fare con questa malattia all’età di 29 anni.

Nei soggetti molto giovani la genetica può avere un ruolo molto rilevante, almeno nel 60% dei casi. Si ipotizza, in particolare, che possa avere rilevanza la mutazione del gene GBA, anche se la mutazione non significa necessariamente che poi la patologia si presenterà.

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La malattia di Parkinson e i giovani
L’età media di esordio della malattia di Parkinson è stimata attorno ai 60 anni. Nonostante sia generalmente considerata una patologia che interessa fasce di popolazioni in età avanzata però, la malattia di Parkinson potrebbe interessare anche persone più giovani. Si stima infatti che nel 5% dei soggetti colpiti, la malattia di Parkinson possa presentarsi prima dei 40 anni e in casi molto rari anche precocemente.
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La mutazione del gene GBA
Basta pensare all’attore americano Michael J.Fox, che ha iniziato ad avere a che fare con questa malattia all’età di 29 anni. Nei soggetti molto giovani la genetica può avere un ruolo molto rilevante, almeno nel 60% dei casi. Si ipotizza, in particolare, che possa avere rilevanza la mutazione del gene GBA, anche se la mutazione non significa necessariamente che poi la patologia si presenterà.
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I risultati di uno studio recente
Secondo un recente studio condotto dal Karolinska Institute di Stoccolma, all’origine di malattie neurodegenerative come il Parkinson (ma anche l’Alzheimer) potrebbero esserci degli agenti infettivi penetrati dal naso e giunti fino al sistema nervoso centrale. Da qui il fatto che uno dei primi sintomi possa essere la forte riduzione dell’olfatto, che si presenterebbe anche dieci anni prima della manifestazione dei sintomi a livello motorio.
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I sintomi precoci
Se circa il 30% dei pazienti può presentare un sintomo precoce come la perdita dell’olfatto, il 75% può presentare stipsi ancora prima dei sintomi motori poiché si ipotizza che un’altra via di ingresso possa essere quella intestinale.
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La difficoltà nella diagnosi
La malattia di Parkinson tende ad evolvere in modo più lento nei soggetti giovani, che riescono a gestirla bene almeno per 10 o 15 anni. In questo caso, la difficoltà maggiore è rappresentata dal ritardo con cui la malattia viene diagnosticata perché il Parkinson giovanile è poco conosciuto e non sempre i sintomi d’esordio vengono collegati ad esso.
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18/05/2024
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