Fibromialgia, cos'è e quali possono essere i sintomi

La fibromialgia è una sindrome che si presenta soprattutto con dolore intenso ai muscoli, ai legamenti e ai tendini. L’aspetto più ostico di tale sindrome è che spesso risulta assai difficile da diagnosticare ma al tempo stesso è assai invalidante per chi ne soffre. La difficoltà di diagnosi è dovuta al fatto che la fibromialgia presenta sintomi assai simili ad altre condizioni cliniche. Cerchiamo di capirne di più in merito alle possibili cause, a quali possono essere i sintomi e come si può intervenire. (fonte: grupposandonato.it)

Le possibili cause della fibromialgia non sono attualmente note. In realtà, si ipotizza che questa sindrome possa essere scatenata da una serie di fattori, genetici e ambientali. La fibromialgia potrebbe essere scatenata da stress provocato a sua volta da una patologia, da un lutto, da un trauma psichico o fisico. Alcuni studi recenti avrebbero scoperto che la fibromialgia potrebbe essere scatenata da alterazioni di mediatori chimici come i neurotrasmettitori a livello centrale o di ormoni.

Per quanto riguarda i sintomi, invece, i più comuni della fibromialgia sono: dolore muscolare diffuso, colon irritabile, bruciore intimo, disturbi del sonno, stanchezza cronica e difficoltà di concentrazione. I sintomi che compaiono, in genere, sono multipli e questo fa sì che tale condizione sia definita sindrome.

Come detto, la fibromialgia è molto difficile da diagnosticare visto che i suoi sintomi sono aspecifici e condivisi con tantissime altre patologie di varia natura. Spesso la si può confondere con la sclerosi multipla ma quest’ultima è una malattia neurologica, che ha criteri di diagnosi ben definiti.

Sebbene al momento attuale non sia stata provata una correlazione tra il tipo di regime alimentare seguito e l’efficacia che il cibo potrebbe avere sui sintomi della fibromialgia, alcuni pazienti avrebbero riportato benefici seguendo una dieta latto-vegetariana. Ai pazienti è in genere consigliato evitare fritti e condimenti elaborati, caffeina e cibi raffinati e confezionati (questi ultimi andrebbero quanto meno limitati). Si consiglia poi di prediligere il consumo di carboidrati complessi, pesce, carne bianca, frutta e verdure di stagione.